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Astratto mare

… All’interno di questa griglia narrativa il microcosmo casalingo diventa spazio d’iniziazione dove si scatenano di continuo forze irrazionali…


estratto dal video


ASTRATTO MARE – Umanitaria Milano 2006

La storia è interamente articolata su un sistema di incastro e raccordo di brevissime sequenze oniriche, quasi dei flash, che alludono a loro volta a materiali mitologici o antropologici. All’interno di questa griglia narrativa il microcosmo casalingo diventa spazio d’iniziazione dove si scatenano  di continuo forze irrazionali. Un bimbo,novello Ulisse,dopo aver armato la sua flotta si prepara ad affrontare il mare aperto.Il principio rappresentativo è la continua trasformazione del personaggio(bimbo-artista-creatura misteriosa-pesce-mare-per poi tornare bimbo) che crea un gioco di immagini ossessive.
Il mare diventa oleogramma assillante, sorta di spinta narrativa che cresce e allenta la tensione della vicenda.
Il concetto di corpo è qui inteso in senso lato, come se ci fosse un ‘oltre’ del corpo esteso all’idea di energia. Deleuze parla di un corpo intensivo percorso da onde che tracciano in esso vari livelli o soglie.
Inoltre attraverso lo schiacciamento dell’immagine viene ripreso il discorso dell’ironia ,elemento costante della scrittura dei precedenti video,cercando nella deformazione una intensità che diventa a volte grottesca ma di grande efficacia estetica.
Monica Trigona

scheda video: Astratto mare

  • formato:    DVD
  • durata:    3’ 30” (loop)
  • mascherino:    4/3

partecipazione eventi:
2006 Mostra collettiva  L’ultima cena. Omaggia  Leonardo Umanitaria Milano